Spirito del Ginepro

SPIRITO DEL GINEPRO PER PURIFICARE LA PROPRIA VIA, LIBERARSI DALLE SCORIE EREDITARIE.

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Il trattamento fisico (massaggio) in abbinamento al preparato dello spirito del Ginepro, ci aiuta a riconoscere la nostra via. Rappresenta l’archetipo di chi segue con forza e decisione la propria strada purificata dai condizionamenti ereditari, educativi e sociali.
A seconda delle condizioni climatiche e ambientali, si presenta come un piccolo alberello o un cespuglio appiattito e ci mostra a occhio nudo come interagisce con il nostro interno, attraverso le sue bacche che rimangono attaccate per tre o quattro anni.
Il suo messaggio ci parla dell’eredità trasmessa attraverso il nostro patrimonio genetico, dai nostri familiari più vicini, fino ad arrivare agli antenati della stirpe della nostra famiglia.
Grazie al Ginepro possiamo fare un profondo lavoro interiore, paragonabile ad un percorso di costellazioni familiari, che mira a rivelare e sciogliere le dinamiche nascoste dentro di noi che abbiamo assorbito dalla nostra famiglia inclusi gli antenati.
Molti di noi, inconsciamente, assumono modelli familiari distruttivi di ansia, depressione, rabbia, colpa, solitudine, alcolismo e persino malattie, come modalità per sentire il senso di “appartenenza” alla nostra famiglia.
Mentre, per gli altri quattro alberi solitamente è abbastanza assumere una boccetta di preparato in gocce della durata di un mese circa, per il ginepro, il percorso si protrae per una durata di 3 mesi (3 boccette consecutive)
Il preparato è sempre lo stesso, ma agisce in modo diverso.
Assunto in modo continuativo ci offre la possibilità di entrare più profondamente dentro noi stessi e contattare parte di noi collegate ad atteggiamenti e situazioni ripetitive, in molti casi ereditati, che non dipendono da noi.
È opportuno contattarle, scioglierle, per poter liberare il nostro cammino evolutivo materiale e spirituale.
Il ginepro ripulisce la nostra aura e i nostri corpi sottili.
Il trattamento si svolge in tutto il corpo, percorre meridiani stomaco e cistifellea, con un lavoro approfondito mediante sacchetti caldi di ginepro, scioglie la tensione sul plesso solare e “apre il terzo chakra”.
È un trattamento particolarmente energizzante, molto consigliato dopo una giornata di lavoro stancante per recuperare brio e carica vitale.

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COSTELLAZIONI FAMILIARI: COSA SONO E COME POSSONO MIGLIORARE LA NOSTRA VITA

“Ciascuno di noi fa parte di una famiglia con cui vive ed a cui è legato, che lo voglia o meno. Spesso continuiamo a ripetere conflitti e malesseri nelle nostre esperienze, oppure portiamo sulle spalle pesi che non ci appartengono. O anche, viviamo a nostra insaputa il tragico destino di un familiare, scomparso da tanto tempo e mai conosciuto. Tutte queste dinamiche ci legano in modo negativo alla famiglia, impedendoci di guardare in avanti con forza gioiosa e di avere successo nella nostra vita.” (Bert Hellinger)

Il fondatore delle costellazioni familiari, lo psicologo e scrittore tedesco Bert Hellinger, iniziò a esporre le proprie teorie intorno al 1980, influenzando una serie di studi successivi fra cui quelli della francese Anne Schützenberger, autrice della tecnica “sindrome degli Antenati”. L’autore tedesco sosteneva che le nostre vite sarebbero condizionate da ingiustizie, privazioni, violenze subite dagli antenati. Tanto per fare un esempio semplicistico, se le mie antenate sono state vessate, generazione dopo generazione, dai mariti, probabilmente io stessa mi ritroverò a vivere una situazione simile, attribuendomi le colpe quando invece, le ragioni che mi portano ad accettare e a vivere queste ingiustizie, vanno rintracciate nel passato familiare. Questione di dinamiche inconsce che, secondo Hellinger, influenzerebbero tutti i settori esistenziali: amore, lavoro, rapporto col denaro, salute.

In ambito scientifico è appurato che esistano malattie di tipo genetico eridatarie e in ambito spirituale sembrerebbe valere la stessa “legge”, perlomeno secondo la teoria delle Costellazioni Familiari. In questo caso ad essere trasmessi sono attitudini, comportamenti, dinamiche psicologiche che influenzerebbero le famiglie generazione dopo generazione e che sarebbero all’origine di tanti malesseri psichici e addirittura sintomi fisici, nell’ottica di una correlazione fra psiche e corpo.

Le Costellazioni Familiari sono un metodo di guarigione che agisce proprio su questi blocchi familiari, nel tentativo di renderli consapevoli. Perché è solo attraverso la consapevolezza che possiamo risolverli definitivamente e mettere la parola fine al protrarsi dei disturbi connessi.

LA COSTELLAZIONE MOSTRA LA PARTE SOMMERSA DELL’ ICEBERG

Secondo il metodo delle costellazioni familiari possiamo guarire prendendo consapevolezza dei blocchi familiari. Questo garantirebbe non solo la guarigione individuale ma addirittura dell’intera famiglia. In che modo? Premesso che esistono varie scuole che reinterpretano il metodo a seconda del proprio orientamento, in generale il soggetto viene indirizzato a osservare la rappresentazione scenica dei propri livelli inconsci. In questo modo è indotto al dialogo con i diversi sistemi così da facilitare la scoperta dell’origine del disagio e dei sintomi correlati. Una volta individuato questo disagio, l’elemento mancante viene reintegrato oppure si opera per rimettere ordine nel sistema squilibrato. Questo lavoro ci permette di illuminare dinamiche di cui eravamo già coscienti e altre completamente ignorate

Il sistema famiglia comprende:
-bambini (inclusi bambini abortiti, nati morti o prematuramente morti)
-genitori con i rispettivi fratelli e sorelle
-nonni
-bisnonni
-trisnonni
-avi precedenti
e chiunque abbia aiutato o sostenuto la famiglia: precedenti partners dei genitori o dei nonni, tutti quei benefattori che in vita o in morte portarono vantaggi anche economici alla famiglia.
vittime di violenze o omicidi perpetrati da qualsiasi membro della famiglia.

TERZO CHAKRA: MANIPURA

Manipura è il nome del terzo chakra, anche conosciuto come chakra del plesso solare.
Come il nome stesso suggerisce, questo chakra si trova nella zona del nostro plesso solare, ovvero tra l’ombelico e lo sterno, subito sotto il diaframma.
Il suo nome in sanscrito significa “la città del gioiello splendente”, in riferimento al nostro ego e alla realizzazione personale.
È collegato infatti ai nostri sogni, desideri ed ambizioni, e governa l’accettazione di noi stessi, l’autostima e il rapporto con gli altri.
L’elemento che lo rappresenta è il fuoco ed il colore che gli viene associato è il giallo, fortemente legato all’energia solare e al metaforico splendore dell’autorealizzazione.

Quando il terzo chakra è bloccato, le conseguenze coinvolgono principalmente la nostra visione della vita: questa ci appare deludente, poco appagante, senza nessun incentivo o forte motivazione ad andare avanti. Si rischia di cadere nella depressione e nell’apatia, lasciando che il pessimismo prenda il sopravvento e stronchi sul nascere ogni volontà di cambiamento. Le persone eccessivamente timide o introverse e quelle che avvertono costantemente un senso di inadeguatezza hanno spesso problemi proprio a livello di questo chakra. Manipura è collegato a diversi organi. Allo stomaco, il fegato, la milza, l’intestino tenue, la cistifellea, ma anche i denti e le unghie.
Il senso collegato invece è l’olfatto.
I profumi sono l’arancio dolce, il geranio e la menta.
Il mantra è “Io posso”.
La ghiandola associata è il pancreas.
Quando questo chakra è in equilibrio ci sentiamo al sicuro, forti e molto energici. Non ci facciamo condizionare dai giudizi degli altri e siamo in grado di essere sempre all’altezza della situazione, senza incontrare difficoltà nella gestione di sé stessi.

LE VIRTÙ DEL GINEPRO

Lo Spirito del Ginepro ci aiuta a riconoscere la nostra via, a sentire chiaramente qual è la nostra strada. Ci trasmette protezione e forza per seguirla e difenderla da interferenze esterne e interiori, aiutandoci a purificare il cammino da quello che non ci appartiene. Facilita il riconoscimento delle attese e proiezioni altrui che abbiamo assorbito da piccoli credendole nostre, e ci assiste nel liberarcene.
Il Ginepro aiuta a stabilire un rapporto armonioso e costruttivo con i genitori e gli antenati, a trovare il senso di unione che ci lega ad essi, incontrandoli con il massimo rispetto ma senza dipendenza emotiva. Possiamo imparare a prendere da loro quello che ci è utile per il nostro cammino e lasciare a loro quello che non ci serve.
Lo Spirito del Ginepro ci fa sentire protetti e permette così di affrontare situazioni difficili con la sicurezza conferita dalla consapevolezza di seguire la propria strada. Con il suo fare burlesco e a prima vista irrispettoso è in fondo sempre disponibile ad aiutarci e proteggerci, se veramente lo desideriamo.
Il giullare Ginepro ci insegna a ridere, a trovare il lato comico di ogni situazione. Così possiamo superare anche quelle difficili con il sorriso, anche ironico, di chi si rende conto che la vita è una cosa troppo seria per essere presa troppo sul serio.

L’ATTUALITÀ DEL GINEPRO

In questo particolare momento storico, in cui assistiamo a una forte accelerazione dell’evoluzione umana, si è aperto un enorme divario tra il vecchio e il nuovo. Fino a poco tempo fa i cambiamenti avvenivano molto lentamente, i figli crescevano in un mondo quasi identico a quello in cui erano cresciuti i genitori. Oggi invece le cose cambiano radicalmente a una velocità tale che ogni generazione cresce in un contesto sempre nuovo con l’effetto che la comunicazione tra le generazioni è diventata molto difficile. Le nuove generazioni si trovano con comportamenti appresi da genitori e nonni che da una parte potrebbero essere d’intralcio al proprio cammino e dall’altra parte potrebbero, anche se opportuni, non essere accettati perché sembrano appartenere a un mondo ormai passato.
Così sta crescendo una generazione senza radici e senza mete, una generazione che dovrà spiccare il volo verso una nuova umanità, se vuol sopravvivere, ma che fatica a farlo senza sentire la protezione degli antenati. Lo Spirito del Ginepro diventa molto importante per far incontrare le generazioni con rispetto reciproco in un incontro in cui i “vecchi”possano arricchirsi delle idee fresche dei giovani e i giovani riescano a beneficiare dell’esperienza degli anziani.